di madre veneziana e padre anconetano ha diviso parte della sua infanzia tra Venezia e Rapallo. Dal 1994 vive a Nervi. Laureatosi in architettura a Milano con una tesi avente come oggetto un intervento teatrale all’interno di un’area del centro storico genovese, approda al Teatrino di Piazza Marsala dello Stabile genovese, all’età di 22 anni con uno spettacolo da lui scritto ed interpretato dal titolo: Sei temi per credere. Seguono diversi lavori teatrali che vengono portati in scena nelle principali piazze del nord Italia. Ideatore del cabacolor (cabaret con immagini e fumetti proiettati in abbinamento ai testi), riceve il Premio Regione Liguria come riconoscimento al successo. Dal palcoscenico passa alla direzione artistica di alcuni importanti ritrovi genovesi, quali Serenissima, Meeting Club e lo spazio Cabaret di Babboleo.
Attratto dal fascino dei paesi mediterranei e nordici, accetta di viaggiare all’estero occupandosi di marketing. Ne approfitta per annotare migliaia di appunti dai quali nasceranno in seguito le migliori ambientazioni dei suoi romanzi. Nel 1995 ritorna ad indossare i panni dell’artista inventandosi alcuni personaggi dal taglio trasgressivo e vivace. Paola, Roberto e Daniele sono il frutto di un vagabondare a volte esplosivo, a volte magico che prende spunto dal mondo dei fumetti e delle spy-story. Le atmosfere sono quelle tipiche delle coste ligure, con le case dipinte sullo sfondo, i gabbiani che volteggiano sopra le nuvole che sanno di sale.
I personaggi spezzano la gabbia del tradizionale romanzo giallo o noir trasportandoci in storie assurde, inspiegabili, con il passato ed il presente che si fondono in un gioco ad incastri dove ogni volta soltanto la bella Paola sembra avere le carte in mano per vincere la partita.